PATOLOGIE E INTERVENTI

Da un punto di vista strettamente clinico il mal di schiena non è altro che un sintomo, che andrebbe inquadrato in una cornice diagnostica più corretta. Nella maggior parte dei casi ha un andamento “benigno”, non è spia di patologie gravi, ma un semplice compagno di vita più o meno occasionale.

Sebbene le ricerche a livello internazionale vadano nella direzione di una sempre maggiore “demedicalizzazione” del mal di schiena, moltissime terapie vengono tuttora proposte all’interno di molteplici discipline, e nuove si affacciano di continuo alla ribalta, spesso in assenza di prove scientifiche sulla loro reale efficacia, giustificate da risultati estemporanei che spesso non fotografano altro che il buon andamento naturale del sintomo.

Per districarsi in questo ambiente, un valido supporto di orientamento è dato dalla Evidence Based Medicine (EBM), medicina basata sulle evidenze scientifiche, che sostiene “un approccio alla pratica clinica dove le decisioni cliniche risultano dall’integrazione tra l’esperienza del medico e l’utilizzo coscienzioso, esplicito e giudizioso delle migliori evidenze scientifiche disponibili, mediate dalle preferenze del paziente”.

La EBM configura un processo di autoapprendimento in cui l’assistenza al paziente individuale stimola la ricerca dalla letteratura di informazioni valide, rilevanti ed aggiornate che consentono al medico di “colmare” i gap di conoscenza e individuare il trattamento più idoneo rispetto al caso specifico.

Esistono cioè patologie della colonna vertebrale vere e proprie, che però vanno curate con il giusto metodo e la giusta attenzione alle condizioni soggettive e specifiche del singolo paziente, cosa di cui io mi occupo con passione e costanza.